Uno-X, spaventosa caduta per Jonas Abrahamsen in allenamento: i compagni di squadra lo salvano con una manovra di primo soccorso
Tutto è bene quel che finisce bene, ma Jonas Abrahamsen se l’è vista brutta. Il 27enne norvegese, portacolori della Uno-X, è rimasto coinvolto in una bruttissima caduta durante una sessione di allenamento collettiva in Spagna. Ad Altea, dove si sta tenendo il raduno pre-stagione della squadra Professional scandinava, gli atleti in giallorosso stavano affrontando delle prove di volata quando Abrahamsen è finito a terra. Alla fine, il norvegese se l’è cavata con una commozione cerebrale e con una forte contusione alla parte posteriore di una coscia. Ma, viste le premesse, il corridore è stato molto fortunato.
Stando a quel che riporta TV2, al momento dell’incidente Abrahamsen viaggiava a 70 all’ora, quando la catena della sua bicicletta avrebbe subìto un brusco salto. Inevitabile quindi la conseguente caduta. Fondamentale, a quel punto, l’intervento dei compagni di squadra che si stavano allenando con lui: “È stato un bruttissimo momento – ha raccontato Søren Wærenskjold – Stavamo facendo una volata e ho sentito uno schianto alle mie spalle. Jonas era stato sbalzato in aria ed era privo di sensi quando l’abbiamo raggiunto. Abbiamo subito visto che il cuore batteva, ma che non respirava correttamente: la lingua gli era scivolata nella parte posteriore della gola e la mascella era bloccata. Io e Tord Gudmestad siamo riusciti a liberagli le vie respiratorie, ma è stato uno sforzo fisico non da poco”.
Poco dopo, sul posto è arrivata l’ammiraglia della squadra, con il direttore sportivo Kurt Asle Arvesen e il medico Rory Nolan: “Per fortuna il dottore era con noi. Comunque, al suo arrivo, gli altri ragazzi avevano già fatto un buon lavoro”, ha raccontato Arvesen. Dopo essere stato portato in ospedale, Abrahamsen ha invece commentato: “Sto bene, visto quello che è successo. Non ricordo nulla dell’incidente. I ricordi si fermano poco prima e poi tornano circa un’ora dopo. Sono incredibilmente grato ai miei compagni, non so come sarebbe andata senza di loro”.
“Jonas sta bene – ha poi aggiunto il dottor Nolan – Dalle radiografie e dagli esami sembra tutto a posto. Ora, però, sarà importante riunire i ragazzi e parlare di quello che è successo. Questa è stata sicuramente un’esperienza traumatica per tutti”.
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